- Scritto da Alberto Manni
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GIANCARLO SLEITER
Presidente Onorario della nostra Associazione, già presidente fino al 2013, ci ha lasciato.
Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta
Grazie Giancarlo: ricordo di Giancarlo Sleiter
Giancarlo ci ha lasciato! è una perdita enorme per la nostra associazione non solo per ciò che in tutti questi anni ha dato da Presidente e da Redattore di Piante Grasse ma per quello che ancora, pur condizionato dagli acciacchi che lo affliggevano, poteva dare.
La mia personale ammirazione poggia su due pilastri.
La sua umanità. Era disponibile, mite, allegro e nello stesso tempo ironico, modesto, riservato, mai sopra le righe.
La sua immensa cultura. Ogni volta che affrontavamo argomenti o di carattere scientifico o sociale riusciva a stupirmi per la capacità di analisi e di risoluzione dei problemi. La sua forza erano il sapere e la semplicità con cui riusciva a comunicarlo. Era un enciclopedico a tutto campo, non nozionistico; ricordava i grandi scienziati interdisciplinari ottocenteschi. Mi confessò che aveva scelto la facoltà di chimica per comprendere meglio la botanica, la sua vera passione. Conosceva alla perfezione l’italiano, il tedesco, l’inglese e bene il francese e lo spagnolo; naturalmente anche il latino ed il greco antico erano nel suo bagaglio. Nel mondo scientifico delle piante succulente era un’autorità, membro dell’IOS era collegato principalmente con gli ambienti di lingua tedesca con i quali manteneva stretti rapporti e dai quali veniva spesso consultato.
Diventa redattore di Piante Grasse con il primo numero del 1986 e lascia l’incarico, per motivi di salute, con il fascicolo 4 del 2011. In questi 25 anni ha saputo mantenere alla nostra rivista il necessario rigore scientifico comunque compatibile con una pubblicazione diretta ad amatori.
è Presidente dal 30 maggio 1998 fino al 1 giugno 2013 assicurando, con il suo carisma e la sua saggia gestione, il consolidamento dell’associazione che ha attraversato alcuni momenti di crisi profonda da lui affrontati senza mai farsi coinvolgere in dispute personali e senza mai portare rancore ad alcuno.
Purtroppo negli ultimi 2 anni non ha potuto dedicarsi alla sua grande collezione di piante, per lo più posta sullo spazioso terrazzo di casa. La collezione ha subito gravi ed irreparabili danni, peccato! Si è perso un ingente patrimonio frutto di anni di semine, innesti, acquisti. Non aveva predilezioni, specie rare e “preziose” condividevano gli stessi spazi di quelle più comuni; anche in questa passione era enciclopedico, curava con la stessa attenzione una comune crassulacea ed un vetusto Ariocarpus. Rimangono a testimonianza del suo impegno le piante che hanno sempre vissuto in casa e, soprattutto, rimangono i suoi articoli, gli speciali, i “Letto per voi” – preziosi abstract di articoli delle riviste estere - e le magnifiche foto utilizzate in Piante Grasse.
Mi permetto una nota personale. Il mio primo incontro con Giancarlo avvenne casualmente in una libreria dove ero entrato per acquistare un libro e dove Giancarlo teneva una lezione sulle succulente. Allora ero iscritto all’AIAS ma non frequentavo la sezione. Subito scattò una simpatia reciproca e, dopo qualche mese, in preparazione del Congresso Nazionale nel quale era candidato a Presidente, mi chiese di candidarmi alla carica di Vicepresidente per aiutarlo nella gestione. Nonostante la poca disponibilità di tempo che in quel periodo potevo dedicare all’associazione accettai perché me lo aveva chiesto Giancarlo, grande personalità del mondo delle piante succulente e, già da allora, caro amico.
Oltre ad avere una vita professionale intensa, titolare della cattedra di chimica organica all’Università La Sapienza di Roma - naturalmente era considerato una della maggiori autorità in materia - era impegnato seriamente nel sociale in quanto animatore di un gruppo scout del quartiere di Montesacro dove viveva. Qualche giorno dopo le esequie ho ricevuto da Sabina una figlia di Giancarlo – anche in questo caso insieme alla moglie Fiorella non aveva scherzato: 6 figlie ed un figlio – l’indicazione di venire incontro alla volontà del padre sostenendo con donazioni due importanti
realtà:
- la Fondazione EBRI
promossa da
Rita Levi-Montalcini
(www.ebri.it)
- l’associazione di volontariato
“La Gemma Rara”
(www.lagemmarara.org)
Donare qualcosa è anche onorare Giancarlo
Alberto Manni
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